Rubrica a Cura di Lord Darth Vader
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FILM: PRIME VISIONI IN SALA E DVD IN USCITA
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DVD VIDEO IN USCITA
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FILM PRIMA VISIONE IN SALA
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300
Cast: Gerard Butler, Lena Headey, David Wenham, Dominic West, Vincent Regan, Rodrigo Santoro, Andrew Tiernan, Andrew Pleavin
Regia: Zack Snyder
Sceneggiatura: Zack Snyder, Michael Gordon
Durata: 01:57:00
Distribuito da WARNER BROS. ITALIA© |
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Titolo originale: Pirates of the Caribbean: At World's End
Regia: Gore Verbinski
Sceneggiatura: Terry Rossio ,Ted Elliott
Fotografia: Dariusz Wolski
Musiche: Hans Zimmer
Montaggio: Stephen E. Rivkin ,Craig Wood
Anno: 2007
Nazione: Stati Uniti d'America - Distribuzione: Buena Vista
Durata: 169'
Genere: avventura,azione,fantasy |
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Tratto dal Fumetto di Frank Miller (Sin City), 300 narra la storia dell'epico scontro alle Termopili, in Grecia, dove trecento Spartani dovettero vedersela contro un esercito di un milione di Persiani.
I trecento Spartani, implacabili guerrieri, fisicamente e tecnicamente devoti all'arte della guerra sono capitanati dal Re di Sparta, Leonida. Leonida attende le orde Persiane nello stretto passaggio delle Termopili cercando in questo modo di annullare lo svantaggio numerico. Sembra una follia ma la storia ci racconta che i trecento guerrieri prima di venire uccisi sterminarono qualcosa come 20.000 persiani, ritardandone inoltre l'entrata in Grecia, dando cosi' il tempo alle altre citta' dell'interno di prepararsi allo scontro.
Il film e' un percorso onirico e visionario verso l'ineluttabile destino della morte. Ma la morte sul campo di battaglia, era per un soldato Spartano, il massimo degli onori: "...gli spartani NON si ritirano mai...", "...stamani fate un buona colazione, soldati, perche' stasera ceneremo nell'Ade..."
Leonida sorride in faccia alla morte e sbeffeggia il suo nemico, il gigantesco Re dei Re di Persia, Dio in terra, e gay, Serse.
Serse sottovaluta il nemico mandando al macello i suoi uomini contando solo sul enorme vantaggio numerico.
Il sangue scorre bruno sui ciotoli di pietra e schizza a fiumi in faccia allo spettatore. Le battaglie sono veloci e assomigliano ad un videogioco di quelli da 14 anni in su, le teste volano via insieme ad arti macellati ed ossa fracassate, fino a lasciare un tappeto organico di membra e liquami umani. D'altronde immaginando uno scontro cosi' letale non si puo' immaginare che nella realta' sia stato molto diverso. Il film, per quanto criticato, e' bello, specie per chi apprezza il genere "spada e onore" tipo il Gladiatore o Braveheart, ma per quanto riuscito questo film non suscita le stesse emozioni dei due capolavori di R. Scott e M. Gibson.
Va’ o passeggero,
narra a Sparta
che noi qui morimmo
in obbedienza alle sue leggi.
Cosi' recita la lapide commemorativa che si trova in Grecia...
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Tempi duri per i pirati. Un re tiranno ha ordinato che non ne resti nemmeno uno. Muoiano appiccati uomini, donne e bambini che abbiano mostrato pietà per quei filibustieri. Per contrastare l'ondata di terrore e le flotte della Compagnia delle Indie Orientali, capitanate dall'odioso Lord Beckett, non rimane che rintracciare i Nove Pirati della Fratellanza e tentare una strategia difensiva. Will, Elizabeth e il Capitan Barbossa raggiungono Singapore per procurarsi l'alleanza di Capitan Sao Feng, temibile pirata cinese col vizio del vapore. Ma si sa i pirati sono volubili e ciascuno nutre in cuor proprio un interesse personale: Will vuole uccidere Davy Jones e recuperare il padre alla vita, Elizabeth e Barbossa desiderano raggiungere Jack Sparrow ai confini del mondo, liberarlo dalla maledizione di Jones e riorganizzare con lui la Fratellanza, Lord Beckett, che ha al suo soldo l'Olandese Volante e il cuore del suo capitano, sogna di governare il mare e di spazzarlo dagli odiosi nemici. La capricciosa dea Calypso, regina degli abissi costretta in un corpo umano, deciderà le sorti dello scontro navale. In fondo al mare e alla battaglia i pirati troveranno un tesoro: l'amicizia.
Se gran parte dell'appeal dei Pirati deriva dal suo plusvalore spettacolare, nel terzo capitolo c'è indubbiamente un'idea forte di mondo, un mondo più in là di questo, dove ciascuno dei protagonisti accetta le conseguenze del proprio destino mettendosi al servizio generoso dell'altro. Il viaggio ai confini del mondo diventa un percorso di formazione che questa volta comprende tappe luttuose, la morte del padre di Elizabeth, e di rinuncia, il sogno di Jack per la vita di Will. Recuperato il capitano Sparrow, accaparrato dal cattivo Jones e conservato quasi folle in un limbo bianco accecante e salato, il film di Verbinski salpa per mare eccedendo piacevolmente la misura e invadendo il racconto di battaglie spettacolari. Esplosioni di assi, alberi abbattuti, cannonate assordanti, sciabole sferraglianti, abissamenti e ammaraggi scoperchiano letteralmente il mare e sguinzagliano la fantasia degli autori.
Ai confini "dei pirati" si conciliano due anime inconciliabili: guerra e piacere. Più il conflitto cresce in accanimento più aumenta l'esibizione della bravura, lo sfarzo del duello che diventa una danza in equilibrio sull'abisso salato. Come fu per la Compagnia dell'Anello, anche i Pirati dei Caraibi controvertono gli archetipi delle fiabe dove la quête (la ricerca) è sempre per la conquista di qualcosa. Qui invece l'obiettivo diventa la distruzione di qualcosa: il cuore di Jones. Torna l'idea di un gruppo composito in missione che combatte battaglie e trova aiutanti più o meno magici. Un'identità di razze separate (pirati sì ma francesi, africani, indiani, cinesi) che stenta a farsi collettiva ed è ricca di spassosissimi conflitti interni poi annullati nella frenesia dell'azione.
I protagonisti uniti e resistenti diventeranno strumenti funzionali al progetto comune: combattere i cattivi capitani. Ad aiutare i ragazzacci di Verbinski accorrono i buoni padri, quello trapassato di Elizabeth, quello dannato di Will e quello ston(e)-ato di Jack, dispensatori di saggezza e conoscenza. Per l'ultima volta (forse) la saga dei pirati ci dona il prodigio scenico di Johnny Depp e del suo pirata, declinazione ironica dell'eroe. Corpo grottesco e carnevalesco alienato da se stesso e proiettato e frammentato in dieci, cento, mille Sparrow che vivono e agiscono a un tempo ciascuno per proprio conto, governando la Perla Nera o ramazzando il suo ponte. Personalità multiple e simultanee che si annullano in una sola nell'epilogo dall'accento epico, dove ancora una volta Jack sfodera il suo orgoglio pirata brindando alla prossima rotta. Un firmamento di stelle e un consiglio: non muovetevi fino alla fine del mondo e dei titoli di coda.
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Film precentemente recensiti
LEGENDA:
(SI RINGRAZIAIL ROBOTINO MARVIN PER LA PARTECIPAZIONE)
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CAPOLAVORO |
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DISCRETO |
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ECCELLENTE |
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BAH |
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BUONO |
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SE FOSSERO ONESTI DOVREBBERO DARMI I SOLDI INDIETRO |
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