SALSA WORLD FESTIVAL
L’Ippodromo delle Capannelle a Roma balla salsa. Quattro enormi tendoni hanno ospitato, quest’anno nella capitale, il mega “Salsa World festival” la manifestazione più prestigiosa della nostra penisola. Una quattro giorni di stage, spettacoli, musica e divertimento. Ha preso il via giovedì 22 marzo l’evento internazionale ideato dal direttore artistico e coreografo Lazaro Martin Diaz Armentero. Una kermesse che attira all’ombra del “Cupolone”i migliori artisti del mondo uniti da un unico comune denominatore: le danze latino americane. E’ un tour de force esclusivo per chi ama questo mondo e lo vive all’estremo. Si inizia infatti alla mattina tra le 9,30 e le 10,30, subito dopo colazione, con gli stage di danza. Cinque sono le sale che ospitano i maestri di fama mondiale. Sala Cuba, Portorico, Los Angeles, New York e World. I guru stanno sul palco e insegnano pasitos, figure, movimenti del corpo. Trucchi e trucchetti per rendere armonioso e  gradevole anche il ballo dei più profani. Stanno lassù, con questi corpi scolpiti nell’ebano o in mise da hip pop e reggaetton, accompagnati da ballerine suadenti e flessuose, a contare il tempo, inanellare passi, creare coreografie da ripetere poi in pista.
E sotto, una folla oceanica ripete per un’ora la sequenza. Poi tutti sotto il palco a filmare o sopra a farsi le foto con i propri idoli. Alcuni nomi? Fernando Sosa dei Tropical Gem, Maikel Fonts e la sua sensualissima ballerina Irene, Seo Fernandez y Alexia, Jhesus Aponte, Enzo Conte, Alberto Valdes, i fratelli Vasquez, Albertico Calderon.
Si vive insieme per quattro giorni. Puoi incontrare questi spettacolari artisti mentre sei al bar che mangi un panino o prendi un caffè, mentre giri per le bancarelle dell’abbigliamento e dei gadgets. Trandyssimi! Non ci si può assolutamente sottrarre dal comprare almeno una maglietta o un cappellino a ricordo di questa meravigliosa manifestazione. E al pomeriggio l’avventura continua. Ancora stage. Si gira zaino in spalla o borsone da palestra a cercare la sala con la lezione che interessa. In coppia o in solitaria. E come non fermarsi con Gianni Ippoliti, interessato come te all’abbigliamento salsero, a fare una foto, o con la bellissima Denny Mendez, contestatissima miss Italia, ma testimonial della manifestazione?
Per quattro giorni rimani immerso in un microcosmo parallelo. Vivi di musica, folklore etnico, sorrisi. Conosci veramente il mondo. Perché a Roma, in questi giorni, sono sbarcate almeno cinquantamila persone provenienti da ogni parte del globo!
Tornati in albergo a riposare le stanche membra, doccia e poi si riparte. Tutti insieme nello stesso ristorante, fianco a fianco con gli idoli e le dee della salsa e poi di nuovo all’ippodromo. Nella sala World, fino all’una di notte, ci sono gli spettacoli dei gruppi più amati e seguiti. Dai Swimguys alla Clave Negra, da Juan Matos a Jaison Molina.
Grande protagonista, come ogni anno, la musica dal vivo. Dopo le esibizioni, infatti, ci si sposta tutti nella sala Cuba dove Maikel Blanco y su Salsa Mayor e i Mercadonegro hanno suonato e cantato mentre nella pista sottostante c’era chi ascoltava ma soprattutto chi ballava. Anche il più anonimo sembrava un artista di altissimo livello. Nella sala New York, Fernando Sosa faceva diventare, ogni ballerina che si accingeva a fare un giro di salsa con lui, una vera e propria Tropical Gem. Mentre, alla fine della serata, Lazaro e altri cubani hanno dato vita ad una bellissima rumba di gruppo.emozioni uniche e irripetibili che almeno una volta nella vita vanno vissute.
ROBERTA GALLO