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ALLA FIERA DI RIMINI BATTE FORTE LA SALSA
International Latin congress. Una quattro giorni di stage, spettacoli, serate danzanti. Si è tenuto a Rimini, nel contesto di “Riminiwellness”, la fiera del Fitness, benessere e sport, il primo congresso di latino americano, organizzato da “Arcenciel group” e dai mitici Tropical Gem.
Cinquecento persone al giorno che hanno affollato le quattro sale messe a disposizione all’interno del padiglione B per seguire le lezioni di danza di mostri sacri come Fernando Sosa dei Tropical Gem, Alberto Valdes della Clave Negra, Daria e Pietro Mingarelli.
Dal 17 al 20 maggio le scuole di ballo di tutta Italia si sono date appuntamento sulla Riviera Adriatica per partecipare agli stage di danze latino americane
Un mega villaggio del movimento del corpo e del benessere dove gli “stagisti”, muniti del loro braccialettino argentato o dorato, girano indisturbati da una lezione all’altra come in un albergo “all inclusive” di Varadero.
I primi corsi iniziano alla mattina alle 11. Dopo una rigenerante doccia e una abbondante colazione, tutti in tuta, muniti dello zainetto o delle borse da danza, tabella di marcia alla mano, via. Ci si dirige verso la Fiera di Rimini. Alla reception la bella e simpatica Claudia e tutto lo staff dell’”Arcenciel group”.
Scelta la lezione e vista la sala in cui si svolge, appoggiato lo zainetto al muro, si va sotto il palco, tutti in fila alla Chorus line e via. Si parte con passitos, figure di salsa, bachata, reguetton. E ancora Afro, Rueda, Cha-Cha.
Alyra Lennox, sguardo di ghiaccio e movenze da lolita, tiene lo stage di gestualità femminile del sabato mattina. Sotto, una schiera di “mujer” cercano di seguire e di imitare tutti i suoi trucchi per essere più sensuali e ammirate in pista. Nella stessa fascia oraria le lezioni di rumba/timba di Alberto Valdes, i Son Colombianos con salsa in coppia on 1 e l’Afrocontrol di Arnay Ferreiro. Peccato che il tutto si tenga nello stesso palasport, dove al centro campeggia la pista della Fids (Federazione Italiana Danze Sportive) che spara a tutto volume la musica per i suoi spettacoli e i suoi momenti di intrattenimento. Toni eccessivi che coprono musica e voce dei maestri degli stage del Latin Congress. “Sono contrari al Latino americano – sostiene Alberto Amadori, patron della manifestazione – e quindi cercano di boicottarci. Non pensavano che avremmo avuto un seguito così grande. Il prossimo anno spero di riuscire ad organizzare meglio e con una location più adeguata”.
Alle 13 pausa pranzo. E finalmente si riemerge dai box degli stage per tornare a rimirare il sole. Si va di piadina, si dà un’occhiata in giro ai fisici statuari che transitano per la fiera del fitness, si va a dare un’occhiata a “Donna Avventura” che ha allestito uno stand in cui le ragazze più temerarie sono andate a guidare le macchine nell’acqua, a fare passaggi nel fango, su ponti tibetani.
Poi di nuovo tutti nel padiglione B fino alle 18. Finiti gli stage si va in albergo. Ci si riposa qualche minuto, ci si mette “giù da gara” e si riparte per cena e serata. Venerdì sera organizzata al “Rio Grande” di Bellaria e Sabato sera, la serata conclusiva, al “Centro Comgressi” di Bellaria.
Gli ultimi colpi si sparano domenica. E poi via. La musica finisce, gli amici se ne vanno, foto ricordo dei nuovi e vecchi amici. Ognuno carica trolley e valigie sulle macchine e si fa ritorno verso casa.
ROBERTA GALLO
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