CAYOS: PICCOLE PERLE DELLOCEANO
Cubani? No grazie. La maggior parte dei Cayos, le isolette nella parte nord di Cuba, sono vietate ai Cubani. Sì sì. A casa loro, gli abitanti del luogo, non possono attraversare i lunghi terrapieni che collegano la Isla Grande alle isolette più piccole, quasi tutte in mano ai villaggi turistici. Allentrata cè la richiesta del passaporto da parte della policia revolucionaria. E chi è cubano resta fuori.
Così, sulle spettacolari spiagge caraibiche, bianche, con il mare trasparente la maggior parte delle persone che si incontrano sono europee, o cubani che abitano ormai allestero e tornano a casa loro come turisti.
Cayo Guillermo e Cayo Santa Maria sono dei veri e propri paradisi terrestri. Lunghissimi arenili di borotalco evanescente. Talmente bianco che nemmeno il solleone dei tropici riesce a rendere bollente. Mentre lo smeraldo sciolto dellacqua è tiepido come quella di una vasca da bagno. Un invito a rimanere a mollo per tutta la giornata.
E come non prendere un catamarano dalla vela colorata e attraversare la piccola distanza che separa dalla isoletta di fronte? Lì ci si può lanciare in una interminabile attività di snorkling. Pesciolini coloratissimi animano le acque più tranquille del Caribe. Un caleidoscopio mozzafiato che ti tiene incollato con gli occhi sotto il livello del mare per ore.
E poi una buona aragosta per rifocillarsi dopo le fatiche marine. Riposino sotto la palma e, muniti degli appositi trucchi si parte a fare le foto
da calendario. Nessuno esente. Ragazzi e ragazze si lasciano immortalare, da amici e partner mollemente abbandonati sulla battigia, tra le trasparenze di un pareo, mentre si beve da una noce di cocco. Oppure partono le foto da guinness con gruppi di amici a piramide, sommersi dalla sabbia, sottacqua.
Si rimane poi a sorseggiare un mojito mentre il sole cala e avvolge di una rossa e calda atmosfera una delle location più incantevoli del mondo.
ROBERTA GALLO |
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