EL DIABLO NEL CARNEVALE DI SANTO DOMINGO
Santo Domingo: il carnevale scende in strada. E si mette le corna e la coda. In febbraio, quattro settimane di merengue fanno letteralmente impazzire la Isla Hispaniola. Hombres y mujeres in coloratissimi costumi trascinano abitanti del luogo e turisti in travolgenti danze. Tutti sono impegnati, in questo periodo, a creare travestimenti e coreografie. Le attività si intensificano soprattutto durante l'ultima settimana, quando parte la sfilata di carri. Le giornate di festa iniziano dalla mattina e giungono fino al tramonto. Arrivano figuranti da tutti i barrios, anche da quelli della periferia, per convergere nella centralissima George Washington Avenue
Particolari e molto caratteristiche sono le figure, oramai una costante, di queste parate carnevalesche: i diavoli. Fin dal secolo XVI le popolazioni arrivarono da tutte le province di La Vega per celebrare un carnevale le cui tradizioni derivano dalla religione e da antichi culti pagani. Uno dei personaggi che non può mai mancare è il diavolo. La zona da dove arrivano i diavoli "cojuelos"(zoppicanti) è situata ad un'ora e mezza a nord di Santo Domingo. Con le loro maschere medievali si sono adattati alla cultura afroamericana. Così el diablo, nelle tipica colorazione rossa e nera, assume di volta in volta un aspetto sorridente o cattivissimo che mescola sembianze umane a quelle caprine in un misto di caratterizzazione ancestrale e africana. Costumi, carri e maschere demoniache convergono al centro fin quando la sfilata del carnevale non è finita.
ROBERTA GALLO