ISOLE GALAPAGOS
“La storia naturale di queste isole è estremamente curiosa e per questo meritevole di grande attenzione”. Così diceva Charles Darwin delle isole Galapagos, l’arcipelago naturalistico, di fronte all’Ecuador.
Emerse più di quattro milioni di anni fa, come risultato di eruzioni vulcaniche sottomarine, le formazioni di lava e roccia vulcanica danno l’impressione di trovarsi veramente in un altro mondo. La fauna presente non ha eguali: è possibile nuotare con i leoni marini e i pinguini, guardare le sule dai piedi azzurri che depongono le uova, incuranti dei visitatori. Testuggini giganti (“Galapagos” significa appunto tartarughe) si trascinano faticosamente in mezzo ai cactus, mentre enormi iguane corrono qua e là sulla lava solidificata.
Lontana dal resto del mondo, ogni isola ha sviluppato alcune specie di vegetali ed animali tanto uniche da apparire quasi assurde. Qui vivono le uniche iguane marine del mondo, piccoli dragoni in miniatura che si cibano di alghe sott’acqua e poi recuperano il calore corporeo stese sulla roccia nera surriscaldata dal sole. Tutti i rettili delle Galapagos, la metà delle specie dei volatili, un quarto dei pesci e il 32% delle piante vivono solo ed esclusivamente qui. Gli uccelli sono rappresentati da oltre 13 specie differenti di fringuelli, cormorani, pinguini piccoli, falchi, passeri, fenicotteri e, tra i mammiferi, si trovano foche giocoliere e vivaci delfini.
Per questo motivo, scoprire le isole Galapagos, significa osservare la natura al suoi stato originario più puro. Il processo di evoluzione, il clima, le correnti marine e una relativa carenza di predatori (compreso l’uomo)hanno contribuito a creare una meraviglia zoologica, botanica e geologica allo stesso tempo. Soprannominate “isole incantate” l’Unesco le ha dichiarate Patrimonio Naturale dell’Umanità. Un parco estremamente protetto e controllato in cui gli animali vivono allo stato naturale e sono considerati il vero patrimonio da preservare.
ROBERTA GALLO