OMARA PORTUONDO: UN MITO CHE SI RINNOVA
Omara Portuondo: settantaquattro anni di ritmi cubani, dalle Las D'Aida al Buena Vista Social Club. La qualità e la purezza delle interpretazioni, la versatilità della voce fanno di questa artista una delle personalità più grandi della musica cubana contemporanea. Un'interprete capace di passare da uno stile all'altro con il dominio totale di una tecnica vocale acquisita in anni di esperienza al fianco dei più grandi interpreti di jazz, canzone tradizionale cubana, son, danzon, bolero, salsa. Omara, parallelamente al canto ha sviluppato anche doti di ballerina e di attrice. Ha fatto parte del famoso Cabaret Tropicana, dove si è esibita in coppia con il miglior rumbero dell'epoca, Rolando Espinosa.
Non molto alta, elegante e sempre ben truccata, sprigiona una personalità da paura. Nata e cresciuta all'Havana, lì ha fondato con la sorella Haydee e altre due ragazze un gruppo tutto al femminile. Si chiamavano "Las D'Aida". Durò quindici anni. Esportarono all'estero sonorità innovative e si esibirono al fianco di artististi del calibro di nat King Cole. Le sue prima canzoni le ha imparate da suo papà (un giocatore di basket), quando era bambina, nell'Havana degli anni Trenta. Lì è nato e cresciuto il suo sogno. Solo dopo molti anni è arrivato l'incontro con Compay Segundo e il Buena Vista Social Club. Dal 1967 ha iniziato a esibirsi come solista e nel 1996 ha inciso con Compay "Viente Anos". Conosciuta come "la fidanzata del feeling", per più di mezzo secolo ha ipnotizzato le platee nei cabarets della capitale cubana con l'onestà commovente e passionale della sua voce. Quando nel 1997 "Buena Vista Social Club" ha vinto il Grammy per la colonna sonora, Omara ha avuto finalmente un riconoscimento a livello internazionale. Il ballo che più apprezza? La Rueda de casino ! "Quando io ero piccola racconta si ballava tantissimo il casino a Cuba. Ho sentito dire che adesso anche in Italia si sta diffondendo moltissimo. Sono proprio contenta! E' bello bailar casino, aiuta a socializzare". Aggiunge inoltre che ballando salsa si eliminano le tossine e si sviluppa il senso del ritmo. "Alla gente cubana è sempre piaciuto ballare dice mi piaceva anche guardare, perché danzare fa sentire vivi. Ballavano tutti. E' così ancora oggi. Forse adesso c'è più competizione, ma non è sempre un male!" Il suo concerto, tributo a Compay Segundo, avrebbe dovuto tenersi all'arena del mare dell'Expo durante il festival del Mediterraneo. Ma, a causa del maltempo, è stato annullato. ROBERTA GALLO