LADY SALSA: UN RITMO TRAVOLGENTE Lady Salsa: un cocktail esplosivo di musica, sensualità, rhum. Per due ore ci si dimentica di essere seduti sulle poltroncine del Teatro Nazionale di Milano. Si sogna ad occhi aperti di camminare "por las calles de l'Habana", di assistere al taglio delle canne da zucchero nelle piantagioni "cerca de Trinidad", di partecipare a un rituale di Santeria, di essere immersi nei colori dei costumi del Tropicana. Tutto questo e molto di più è il musical "Lady Salsa". Un meraviglioso viaggio tra le danze e le tradizioni della Isla Grande. La mitica Trinidad Rolando, "Reina de la Salsa", racconta, munita di un Cohiba doc, la storia della sua vita. Un percorso che parte dalla zona est di Cuba e arriva all'Havana dove al club Tropicana, veste personaggi come Carmen Miranda, diventa cara amica di Benny Morè, il re del ritmo cubano e insegna a Nat King Kole a ballare la rumba. E' nei camerini che Lady Salsa realizza le sue magie, trasformando i comuni mortali in divinità. Ed è sempre nel backstage che Trini sogna di esibirsi sul palco. Nello stesso periodo, sui monti della Sierra Maestra, c'è invece chi sogna di regalare la libertà a Cuba. Lady Salsa incontra il leggendario Che Guevara nel pieno della rivoluzione cubana. Ed è proprio lui che la incoraggia a seguire i suoi sogni, ad iscriversi ad una scuola e a combattere in nome dei suoi desideri. Lo spettacolo, scritto e diretto da Toby Gough, coinvolge un gruppo di meravigliosi e incredibili ballerini cubani, coordinati da Roclam Gonzales Chaves, coreografo della Tv Nacional de Cuba e una Big Band di ben undici elementi. Un instancabile vortice di passione che parte dalle danze afro, passa per il flamenco spagnolo, al jazz americano e arriva alla salsa. Son, timba, conga. Un tourbillon di corpi statuari che inebriano alla stregua di un "ron" puro accompagnato da un sigaro. Movimenti sottolineati dalla calda voce di un trio che si muove con la flessuosità de "las canas acariciada por el viento de la Isla Grande". Una fiesta che non finisce nella sala del teatro ma continua nel foyer. Dj, consolle, cd, buffet e via. Arrivano gli spettatori e uno dopo l'altro i ballerini e le ballerine dello spettacolo. Trinidad saluta, raccoglie applausi e complimenti e lascia la scena. Gli altri, invece, danno vita ad un"sabrosissmo" dopo teatro. Inimitabili nei movimenti. Qualche eroico invita questi mostri sacri a ballare le figure imparate nelle nostre scuole di danza. E via di Charanga, Los Van Van e reggaetton. E il sogno continua….
ROBERTA GALLO